Con l’aumento della fiducia nei confronti dei contratti online o telefonici aumentano purtroppo anche le truffe RC auto. Questo è un grave problema per intermediari e Agenzie che si trovano a doversi confrontare con clienti sempre più diffidenti.
Truffe RC Auto: aumentano i casi di polizze fantasma in Italia
Una giovane 23enne è stata frodata da un uomo di Castel Volturno che le ha venduto una polizza RC auto falsa. Tutto sembrava essere andato per il verso giusto e il prezzo era anche molto vantaggioso. Fino a quando, ad un semplice controllo, la Polizia Stradale ha rilevato l’assoluta mancanza di copertura assicurativa: la polizza stipulata era falsa.
E non pensate che sia un unico caso: il fenomeno delle “polizze fantasma” è in continua crescita, nonostante l’attività di controllo posta in essere dall’IVASS.
I consumatori più abituati ai contratti RC Auto online o telefonici
Negli ultimi tempi si è registrato un grande aumento nelle vendite delle RC Auto online e per telefono. I consumatori oramai sono abbastanza abituati a non acquistare più solo e soltanto nei retail o stipulare contratti vis a vis. Anche grazie ai tanti preventivatori di polizze pubblicizzati in TV e realizzati nei siti web di Broker regolarmente autorizzati e iscritti al RUI.
Il problema è che molti furbi hanno approfittato di questa situazione e attirano i clienti con prezzi molto più convenienti di quelli proposti da agenzie e intermediari assicurativi.
Ma cosa fanno questi truffatori per far cadere le persone nella loro rete?
Polizza truffa proposta da un intermediario
Sappiamo tutti molto bene che i compiti dell’intermediario assicurativo sono diversi. Deve sicuramente presentare o proporre prodotti assicurativi o riassicurativi; deve prestare assistenza e consulenza legate a questa attività; e deve collaborare insieme al cliente per la gestione e l’esecuzione dei contratti stipulati.
L’intermediario fasullo, allora, crea un sito internet accattivante, lo riempie di pubblicità legate alle polizze e ai servizi che offre al pubblico, senza inserire tutti quei dati che la legge impone siano inseriti:
- Dati identificativi
- Indirizzo della sede, recapito telefonico, numero fax, indirizzo email
- Numero e data di iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi
- L’indicazione che l’intermediario è soggetto a controlli dell’IVASS
Gli utenti più esperti dalla mancanza di questi dati riescono a fiutare la truffa. Per questo, una nostra controproposta, per combattere questo fenomeno che sta dilagando e che va a minare alla credibilità degli intermediari, può essere quella di inserire tutti questi dati in maniera visibile sul nostro sito web. E diffondere così un po’ di cultura assicurativa.
In modo da offrire agli utenti del web gli strumenti per far capire loro come difendersi dalle truffe Rc Auto.
Truffa RC Auto: polizza truffa proposta da una compagnia assicurativa (online e telefonica)
Di nuovo, quello che manca sui siti internet di tali azienda, sono i dati importanti, che le Agenzie Assicurative dovrebbero iniziare a integrare in maniera sistematica e visibile, proprio per il discorso che si faceva prima. Aiutare i nostri clienti a capire come difendersi dalle truffe RC Auto.
Le informazioni da immettere obbligatoriamente sono:
- la denominazione sociale e l’indirizzo della sede legale o della sede secondaria della società;
- il recapito telefonico, il numero di fax, l’indirizzo e-mail;
- l’autorizzazione all’esercizio dell’attività assicurativa;
- il numero di iscrizione all’albo delle compagnie assicurative
- l’indicazione che l’impresa è soggetta al controllo dell’IVASS.
In ogni caso, dobbiamo iniziare a diffondere un po’ di cultura assicurativa e insegnare ai nostri clienti a fare i dovuti controlli sul sito internet dell’IVASS.
Da esso infatti tutti possono consultare l’albo delle imprese autorizzate. Se la compagnia non è presente, allora si tratta quasi sicuramente di truffe RC Auto!