CGGA Europe fonda una nuova banca dati europea della giurisprudenza sulla responsabilità civile degli intermediari. Cos’è e a cosa serve?
La nuova banca dati europea sulla responsabilità civile degli intermediari
CGPA Europe, compagnia specializzata nell’assicurazione della responsabilità civile degli intermediari assicurativi, ha deciso di creare una nuova banca dati europea della giurisprudenza sulla responsabilità civile degli intermediari assicurativi. L’obiettivo è quello di monitorare l’evoluzione della giurisprudenza nell’ambito e costruire nuovi percorsi formativi per prevenire i sinistri.
Il progetto di CGPA Europe presentato all’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi
Il progetto di CGPA Europe è stato presentato in occasione dell’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi. Ed è composto da un gruppo di lavoro formato da legali specializzati in diritto delle assicurazioni di sei Paesi (Italia, Spagna, Germania, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Francia). Ognuno di loro, infatti, inserirà all’interno della banca dati le nuove normative e gli orientamenti giuridici dei singoli paesi europei su tutto ciò che può implicare una responsabilità civile. Frodi, premi assicurativi, consulenza, controversie sull’intermediario, mandato apparente, ecc.
La nuova banca dati per gli intermediari favorisce la formazione aziendale
Tutto questo è necessario perché è stato riscontrato che l’evoluzione normativa degli ultimi anni ha avuto effetti anche sulla formazione. L’intermediario assicurativo, infatti, deve avere e mantenere nel tempo le competenze necessarie per svolgere il suo lavoro nella maniera più corretta possibile e con misure adeguate all’aggiornamento delle normative.
La formazione è importante anche per le funzioni manageriali, soprattutto dopo l’introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli distributivi.
L’importanza della formazione aziendale per gli intermediari assicurativi
La formazione per le compagnie di assicurazione è un elemento indispensabile per rendere la rete più competitiva. Per gli intermediari inoltre rappresenta uno strumento fondamentale in grado di permettere loro di esercitare efficacemente e con soddisfazione il proprio lavoro. Tuttavia, deve essere l’intermediario a capire quale modello formativo è il più adeguato per valorizzare la propria professionalità e aggiungere risorse nuove ai propri modelli di business.
Un po’ di numeri sugli intermediari
Nella giornata dell’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi, come ogni anno, son stati dati un po’ di numeri sull’evoluzione demografica degli intermediari.
Da questi dati è venuto fuori che gli intermediari mantengono il primato nella distribuzione assicurativa europea, soprattutto nel ramo Danni (62%). Un po’ inferiore il ramo vita dove costituiscono il 44%.
Il numero invece degli intermediari assicurativi professionali (IASP), agenti e broker assicurativi è in calo. In Italia gli intermediari iscritti al RUI alla fine del 2017 erano poco meno di 224 mila, di cui 12% agenti e 2% broker.