Violazione delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza commesse da intermediari assicurativi

Tra le principali violazioni commesse dagli intermediari assicurativi, figura soprattutto quella legata alle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei clienti, punite con sanzioni fortissime. Come si possono evitare?

Rispettare le regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei propri clienti

Nel mese di novembre 2018, la ex società Consoli e Malara snc, nella persona dei legali rappresentati pro tempore Gabriella Malara e Laura Consoli, ha ricevuto una sanzione di ben 144 mila euro perché aveva violato i regolamenti in ben 36 occasioni. Addirittura, le due rappresentanti sono state poi anche radiate dall’albo del RUI.
Questo ci fa comprendere come sia molto importante fare attenzione a rispettare i regolamenti e i codici professionali, per non incombere in penalità che potrebbero rovinare la propria carriera e tutto quello che, finora, si è costruito.
Ma cerchiamo di capire nello specifico come evitare di violare le regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei propri clienti.

Le regole di diligenza, correttezza e trasparenza per gli intermediari assicurativi

Le regole di diligenze, correttezza e trasparenza nei confronti dei clienti sono disciplinate dagli articoli 47 del Regolamento Isvap n 5/2006 e 183 del Codice delle Assicurazioni. In questi, vi sono enucleati ben quattro criteri che rappresentano i principi cardine di questa disciplina.
Diligenza. Correttezza. Trasparenza. Professionalità.
Il cliente deve poter comunicare all’intermediario il proprio consenso informato. L’Ivass inoltre ha creato dei modelli appositi (7A e 7B) che forniscono informazioni sugli intermediari e indicano quali sono i suoi doveri. Poi c’è il questionario di adeguatezza che deve essere sottoscritto dagli assicurati nella sua interezza.
Spesso però capita che gli assicurati non forniscano tutte le informazioni richieste, ma che il contratto venga proposto ugualmente dall’agenzia o dall’intermediario assicurativo. Ed è proprio in questo caso che si rischia di incombere in multe.

Come si deve comportare l’intermediario?

L’intermediario deve avere tutti i documenti che attestino che c’è stata una trattativa con il cliente. Un contratto in cui si trovano barrate le caselle “non accetto” oppure “rifiuto” lascia intendere che l’intermediario non ha spiegato bene al cliente le caratteristiche del suo prodotto e delle garanzie ad esso correlate. Così si contravviene, ad esempio, al principio di adeguatezza di cui parlavamo prima. E si rischia di imbattersi in sanzioni pesantissime.
La compilazione del questionario di adeguatezza e di tutti gli altri documenti ad esso correlato, allora, devono essere più chiari possibili. Perché spetta all’intermediario (e non all’assicurato) dimostrare di aver proposto al proprio cliente una polizza adeguata alle sue esigenze.

Il nuovo regolamento Ivass e il ruolo dei broker

I broker assicurativi in questo ambito sbagliano meno degli agenti perché sono esposti a rischi maggiori, quindi magari cercano di tutelarsi in tutti i modi che possono.
Con la pubblicazione del nuovo regolamento Ivass n 8/2015 sono state semplificate alcune pratiche, per venire in contro anche alle esigenze degli intermediari. Per esempio, si è stabilito che il modello 7A non va più consegnato al cliente ma deve essere afflitto in agenzia. Poi si parla di invio telematico, di Pec e di molto altro… ma restano comunque molto forti le sanzioni per tutte quelle imprese e gli intermediari di assicurazione che presentano contratti imprecisi e non completi.
Muoversi con agilità, cercando di evitare i rischi, non è un’impresa facile. Per questo, noi di visurarui.it abbiamo deciso di creare questo sportello telematico e aiutare tutti gli intermediari e le imprese che si occupano di assicurazione e si trovano in difficoltà.

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